martedì 7 agosto 2007

Giovani coppie: 40 milioni per la prima casa


di Redazione - martedì 07 agosto 2007

Giovani, innamorati, ma spesso squattrinati. Ritratto di molte coppie milanesi. Con i tempi che corrono non tutte pensano al matrimonio, ma alcune vanno contro corrente e sì, loro ci pensano eccome. Non vogliono rinunciare all’abito bianco e ai fiori d’arancio ma spesso, portafoglio alla mano, sono costretti a rimandare.

Per aiutarle, la Regione ha stanziato 40 milioni di euro. Destinazione: contributo alla prima casa destinato a 8mila giovani coppie. Ecco i requisiti: i partners dovranno essere rigorosamente di sesso diverso - precisano dalla Regione - già sposati o in procinto di farlo a breve (tra il primo novembre 2006 e il 30 giugno 2008). Ultimo particolare, ma non meno importante: i promessi sposi non potranno avere più di 40 anni.

Il bando uscirà a metà settembre e le domande dovranno essere presentate presso i Caaf (Centri di assistenza fiscali autorizzati) che provvederanno poi ad inviare le richieste ritenute idonee alla Regione. Le coppie che supereranno la selezione potranno quindi beneficiare di un finanziamento a fondo perduto, una tantum, di 5mila euro.

«Ancora una volta Regione Lombardia - commenta l’assessore alla Casa e Opere Pubbliche Mario Scotti - compie un considerevole sforzo economico perché fare politica per la casa significa fare politica per la famiglia. Le famiglie e i giovani hanno bisogno di essere sostenuti e aiutati concretamente».

Dei 40milioni stanziati, venti saranno destinati a questa edizione del bando, l’altra metà, invece, completeranno quello precedente così da accontentare anche tutte quelle domande che già lo scorso anno erano risultate idonee ma non avevano ottenuto alcun finanziamento a causa dell’esaurimento dei finanziamenti. L’iniziativa, partita ormai da sette anni, finora ha aiutato ben 43mila famiglie. E ai più diffidenti che penseranno che l’aiuto non è poi così sostanzioso, non resta che ripetere un vecchio adagio popolare: «Chi ben comincia, è a metà dell’opera».

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