giovedì 18 ottobre 2007

Truffe agli anziani, ecco come difendersi


di Redazione - giovedì 18 ottobre 2007

Un ciclo di incontri assieme agli anziani nelle chiese della città, per informare sul problema delle truffe. Li organizza il Comune, su iniziativa dell’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e la responsabile dei Servizi Sociali, Mariolina Moioli. Si comincia oggi, alle 17, alla parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice di via della Ferrera 11. Parteciperà al confronto anche il sostituto procuratore Alberto Nobili della Direzione distrettuale antimafia di Milano; modera il dibattito il comandante della Polizia municipale Emiliano Bezzon. Nell’occasione sarà presentato ai «diretti interessati» il nuovo progetto del pool contro i raggiri costituito in collaborazione con la Procura. Non mancano le polemiche riguardo all’assenza del governo nell’organizzazione della task force. «Nessun inasprimento delle pene per questi reati nel pacchetto sicurezza», denunciano gli assessori.

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lunedì 15 ottobre 2007

Targhe truccate per sfuggire alle telemulte


di Marta Bravi - lunedì 15 ottobre 2007

C’è la ragazzina, c’è il tassista, l’ingegnere, l’ambulante. No, non è il cast di un nuovo reality show, anche se qualcosa accomuna questi milanesi: il reato di contraffazione della targa. D’altronde non tutti si possono permettere di pagare 81 euro di multa per essere stati fotografati dalle telecamere. Non tutti tollerano di stare ore in coda e arrivare tardi in ufficio: basta imboccare la corsia preferenziale ed è fatta. Ci si penserà a casa, quando arriverà l’odiosa busta verde chiaro con il prezzo da pagare per la furbata.

La celebre operosità meneghina ha pensato anche a questo: l'escamotage anti telecamera, ovvero la contraffazione della targa. Sono quasi 200 i casi rilevati dall’agosto 2004 all’agosto 2007 ma il fenomeno sta registrando uno spaventoso incremento: «Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo riscontrato sistematicamente due casi alla settimana. Destinati probabilmente ad aumentare - prevede (...)

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martedì 9 ottobre 2007

Miracolo a Milano le tasse sono diminuite


di Redazione - martedì 09 ottobre 2007

Diminuire le tasse si può. Non è facile, non è agevole, necessita di capacità amministrative e anche di gestione politica oculata. Comunque si può; quello che è certo è che aumentarle è molto più facile che diminuirle. Milano è l'unico capoluogo di regione che nel 2007 ha diminuito il prelievo fiscale ai cittadini di un buon -4,2% rispetto al 2006. Tanto per intendersi le tasse locali significano: Ici (che tutti sanno bene cos'è), Tarsu (tassa sui rifiuti), Addizionale Irpef (tristemente nota) e, dulcis in fundo, addizionale comunale sull'energia elettrica (come se non bastassero le batoste dell'Enel). Sempre, tanto per intendersi, a Milano il totale per cittadino - in media - è di 470 euro l'anno. Certo, per una famiglia - diciamo non benestante - non sono pochi ma se la stessa famiglia vivesse a Roma ne pagherebbe 654 (con un aumento del +16,8% rispetto all'anno scorso). Il record degli aumenti spetta a Taranto con un buon +32,1% rispetto al 2006 e con 503 euro di media che ogni cittadino deve sborsare. Quando si dice la buona amministrazione. In natura la mano bucata è una patologia. Evidentemente, in politica, è tutto fisiologico. Il problema non è di coloro che hanno la mano bucata è dei cittadini che in quella mano, senza fondo, devono versare parte del loro reddito che, fino a prova del contrario, si sarebbero anche sudati. Intendiamoci: queste cifre a uno ricco gli fanno un baffo. Queste stesse cifre ad un povero gli fanno barba e capelli. Quello che accade a Milano potrebbe accadere nel resto d'Italia. Ma non accade perché le tasse per alcuni politici sono un po' come le passioncelle segrete: nessuno le ammette ma tutti le praticano.

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«Dai rom alla droga: il Viminale ci ignora»


di Redazione - martedì 09 ottobre 2007

Palazzo Marino torna dal vertice sulla Sicurezza al Viminale con «tanta delusione» e «forti preoccupazioni». Sia Letizia Moratti che il suo vice Riccardo De Corato temono tempi lunghi per l’introduzione di significative modifiche alle leggi contro la criminalità e soprattutto l’immigrazione incontrollata. «Le nostre richieste sono rimaste inascoltate, così facendo offriamo il fianco all’invasione di clandestini», avverte De Corato. Mentre in tema di contrasto alla prostituzione, allo spaccio e all’aumentare dei nomadi in città, le misure contenute nel pacchetto Amato «restano inadeguate rispetto ai reali problemi di Milano». Le nuove deleghe ai prefetti sull’espulsione degli stranieri irregolari, inoltre, contribuirebbero «solo a creare caos di competenze con i sindaci».

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