di Redazione - martedì 03 luglio 2007
Dounia Ettaib, vicepresidente dell’Associazione donne marocchine in Italia, da ieri è cittadina italiana.A darle la notizia via sms, anticipando la comunicazione ufficiale, è stata l’onorevole Daniela Santanchè che ieri, nel tardo pomeriggio, era al suo fianco al momento della consegna del decreto di cittadinanza dalle mani del Prefetto Gian Valerio Lombardi. Venerdì scorso la giovane marocchina era stata aggredita da due connazionali nei pressi della moschea di viale Jenner per il suo impegno nella vicenda di Hina Saleem, la ragazza pachistana uccisa dai familiari l’estate scorsa perché fidanzata con un italiano. «Noi continueremo a testa alta ad offrire il nostro supporto alle donne vittime di violenza domestica» ha dichiarato Ettaib. Dounia, arrivata in Italia nel 1989, all’età di nove anni, aveva avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza italiana nel 2003. Il decreto con la firma del ministero dell’Interno è datato 6 giugno. Prima, sottolinea la giovane, degli episodi che «hanno sconvolto la mia vita». Da domenica la ragazza gira sotto scorta, ma, nonostante la paura, non ha certo peli sulla lingua quando dichiara che una cosa è il maschilismo, altra l’integralismo islamico: «Quando una donna viene minacciata o picchiata perché non porta il velo o perché indossa una minigonna il problema è un altro». Come dire: inutile nascondersi dietro un dito, quello del «politicamente corretto» che, dice Ettaib, è solo «politicamente sbagliato». Così come un’idea d’integrazione che parte dall’assunto che la cosa fondamentale per gli stranieri sia il diritto di voto: «Prima bisogna dar loro strumenti per conoscere la lingua e le opportunità che la società offre. Ci sono immigrati che non conoscono i diritti più elementari». In primis le donne: «L’impegno in loro difesa non ha alcun colore politico», precisa la vicepresidente dell’Acmid, prendendo le difese dell’ormai inseparabile Daniela Santanchè: «Non sta agendo come parlamentare ma come donna». Dal canto suo l’onorevole ricambia la cortesia dichiarando che quello dato da Dounia è «un bell’esempio di amore per la patria». Ad attendere la neocittadina una girandola di incontri istituzionali, iniziati ieri sera. Ettaib, che lavora presso il Centro dell’Impiego della Provincia, ha proposto al presidente Penati una nuova attività che favorisca l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne straniere. Oggi è invece previsto un incontro con il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, mentre domani sarà la volta del ministro Barbara Pollastrini.
Laura Sonzogni
martedì 3 luglio 2007
La marocchina aggredita è diventata italiana
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