mercoledì 23 maggio 2007

ANCHE NELLA MAGGIORANZA QUALCOSA SI MUOVE SUL CASO VISCO

Orenove/5. Unipol, Di Pietro: Fatto grave, anche Prodi ha sbagliato

Roma, 23 MAG (Velino) - Antonio Di Pietro aveva gia' lanciato un allarme. Se l'azzeramento dei vertici della Guardia di finanza in Lombardia fosse stato sollecitato da autorita' politiche, aveva detto, "sarebbe un fatto senza precedenti e di inaudita gravita'".
"Ministro Antonio Di Pietro, il comandante generale della Gdf Roberto Speciale nel verbale del 19 luglio 2006 parla di pressioni. 'L'ho detto quel 19 luglio e lo confermo oggi: quella fu una pagina poco chiara che certo non ha nobilitato la politica'.
Prodi - scrive il CORRIERE DELLA SERA - dice che la Cdl fa propaganda accusando Visco di ingerenza. 'Che a una settimana dalle elezioni venga rispolverata una vicenda sviscerata nelle sedi giudiziarie e politiche e' un fatto. Ma che l'evento non ebbe conseguenze solo per la determinazione del comandante della Gdf a resistere alle pressioni e per l'intervento del procuratore generale di Milano lo e' altrettanto'.
Quali conseguenze avrebbero avuto i trasferimenti auspicati da Visco? 'Gravissime. Decapitare la testa investigativa di indagini caldissime come quelle su Unipol, Antonveneta, sulla Banca Popolare di Lodi e le scalate dei "furbetti del quartierino" significava azzerarne la memoria storica. Come formattare un computer'. Ma Prodi in Parlamento parlo' di 'normale avvicendamento'. 'Purtroppo fu indotto in errore. Checche' se ne dica non lo era'.
Perche'? 'Era anomalo per prassi. E la legge assegna al ministro delle Finanze (e non dice al viceministro) il compito di coordinamento funzionale.
Ma non lo e' ordinare su un fogliettino scritto di proprio pugno al comandante generale della Gdf il trasferimento immediato e senza motivazione del vertice della Gdf della Lombardia'. Perche' se ne interesso' la magistratura? 'Speciale invece di disporre il trasferimento apri' un procedimento amministrativo chiedendo ai diretti interessati:"volete andare via?". Loro caddero dalle nuvole e si rivolsero alla procura. Il procuratore chiese al pg cosa stesse succedendo. E il pg chiese "perche' mandate via di colpo le stesse persone a cui 20 giorni fa abbiamo dato un encomio per alta professionalita'? È una punizione?". E Speciale, che lo e' di nome e di fatto, non si tiro' indietro. Parlo' dell'ordine immotivato. Ne nacquero polemiche e diverse interpellanze. I giornali ne presero atto. E, grazie a Dio, la pratica mori''.
Ora Berlusconi vi accusa di usare i finanzieri per colpire gli avversari. 'Berlusconi puo' stare tranquillo: il generale Speciale ha dimostrato che le disposizioni immotivate non vengono eseguite'. Ma le disposizioni Visco le diede? 'Se fu un mero errore e' positivo che ci sia stato un ripensamento. Sarebbe davvero grave se fosse stata un'azione di altra natura. Ma a provarlo deve essere eventualmente la magistratura'.
L'opposizione chiede le dimissioni di Visco. 'Innanzitutto il viceministro dovrebbe chiarire le vere ragioni che l'hanno indotto a fare quella richiesta'.
Prodi gli riconferma la fiducia. 'Prodi la prossima volta farebbe bene, prima di andare in Parlamento, a parlare direttamente col comandante generale della Guardia di Finanza'".


UNIPOL: CAPEZZONE, TROPPA OMERTA' 'SULL'AFFAIRE' VISCO

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - ''Vedo, nella maggioranza, troppa omerta' a proposito dell' 'affaire Visco'. Sarebbe invece interesse di tutti fare massima chiarezza'': lo afferma Daniele Capezzone, presidente della commissione Attivita' produttive della Camera.
''Sono e resto garantista, naturalmente, ma occorrono spiegazioni convincenti, dinanzi a un problema tanto semplice quanto grave. La questione puo' essere riassunta cosi': come fanno a restare contemporaneamente al loro posto un vice-ministro e il comandante della Guardia di Finanza che lo accusa di avergli fatto delle pressioni per rimuovere degli ufficiali? Si chiarisca chi ha mentito. Uno dei due se ne deve andare. Intanto - conclude - vivissimi complimenti a 'il Giornale' per la coraggiosa inchiesta giornalistica di questi giorni''. (ANSA).



VISCO-GDF. DI PIETRO: VICENDA CHE NON NOBILITA IL GOVERNO

(DIRE) Roma, 23 mag. - "Il caso Visco e' una di quelle vicende poco chiare che non nobilitano le azioni del nostro governo". E' quanto ribadito oggi dal ministro per le Infrastrutture Antonio Di Pietro durante il dibattito di 'Omnibus' su LA7.
Sull'avvicendamento dei vertici della Guardia di Finanza in Lombardia, Di Pietro ha poi precisato che "mandare via chi conosce tutti gli atti di indagini delicatissime, come quelli della Unipol, della Bnl e dei 'furbetti del quartierino', equivale a decapitare l'intera testa investigativa e far ricominciare le indagini da capo". E poi, "se le preoccupazioni dei cittadini di un livellamento al ribasso del senso etico della politica- aggiunge di Pietro- non sono prese di petto e noi del centrosinistra stiamo a guardare, tergiversando invece di prendere posizioni e rispettare le promesse degli elettori, rischiamo di essere uguali agli altri".



UNIPOL: BERTINOTTI; NON SO, MA SERVE RISANAMENTO POLITICA

(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Fausto Bertinotti ''non ha un'idea sulla vicenda'' Visco-Speciale relativa al caso Unipol. Ma, a margine della presentazione del rapporto annuale Istat, il presidente della Camera auspica: ''Vorrei solo che si evitasse di introdurre elementi in quel grande fuoco che alimenta la crisi della politica''. E lancia un appello: ''C'e' un problema di risanamento generale della politica su cui bisognerebbe applicarsi con una coesione che consenta di fare e di fare presto''. (ANSA).

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