mercoledì 27 giugno 2007

DISCUSSIONE SULLA PROPOSTA DELL'ON.BALDELLI DI DARE I PROVENTI DELLE MULTE INFLITTE DAGLI AUTOVELOX AL FONDO DELLE VITTIME DELLA STRADA

Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 177 del 26/6/2007
(Esame dell'articolo 21 - A.C. 2480-A/R )

Passiamo all'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.

SIMONE BALDELLI. No, signor Presidente non accedo all'invito al ritiro e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

SIMONE BALDELLI.
L'articolo aggiuntivo in esame riprende un testo di legge sottoscritto da circa ottanta deputati, tra cui anche colleghi del centrosinistra: Mauro Betta, Giuseppe Lumia, Katia Bellillo, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, l'onorevole Pedrini.
Questa proposta emendativa serve per destinare al fondo di garanzia per le vittime della strada i proventi derivanti dalle multe fatte con apparecchi di rilevazione automatica per gli eccessi di velocità. Esso ha la funzione di garantire coloro che in questo momento non possono esserlo, perché investiti da autoveicoli senza copertura assicurativa. Il fondo, sostanzialmente, deve essere «riempito», è necessario finanziarlo.
Inoltre, si sottrarrebbero molti amministratori locali alla tentazione di destinare questi proventi per rimpinguare le casse, utilizzando gli autovelox come una sorta di tassazione indiretta, o peggio ancora di pedaggio che limita il turismo e la viabilità, "succhiando" denaro dalle tasche dei cittadini e degli automobilisti per scopi di natura diversa. Questa pratica viene utilizzata, spesso, da parte di amministrazioni che fanno conto su dette entrate anziché risparmiare o avere una gestione più funzionale e virtuosa della cosa pubblica.

PRESIDENTE. Deputato Baldelli, la prego di concludere.

SIMONE BALDELLI. Concludo, Presidente. Faccio appello ai colleghi che hanno sottoscritto questa proposta affinché si facciano sentire le loro ragioni in questo momento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Uggè.
Ne ha facoltà, per un minuto.

PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, anch'io voglio sostenere la ragionevolezza dell'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032, dimostrata dal fatto che parlamentari di diversi gruppi hanno sottoscritto i principi in esso contenuti. Destinare quanto riscosso dall'irrogazione delle ricordate sanzioni, attraverso la rilevazione automatica della velocità dagli organi della polizia stradale, ad un fondo specifico costituisce un incentivo affinché il Ministero dei trasporti disponga, attraverso propri atti, la destinazione delle cifre raccolte con queste sanzioni al fine di creare migliori condizioni, una maggiore cultura della vita, una maggiore cultura della sicurezza.
Pertanto, questa proposta emendativa va nella logica di non sottrarre risorse a nessuno, ma di incrementare quelle destinate a sviluppare il principio della sicurezza. Per queste ragioni, ritengo che sia un articolo aggiuntivo da valutare positivamente.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.

DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, intervengo con poche, ma sentite parole a sostegno dell'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032. Di fronte, infatti, alle molte, ma aleatorie finalità e destinazioni di risorse - Dio solo sa dove vanno a finire! - il collega Baldelli prevede, con il suo articolo aggiuntivo, che si rimpingui il Fondo di garanzia per le vittime della strada. Si tratta di un fondo che, molto spesso, nega le prestazioni alle vittime della strada ed ai loro parenti poiché non vi sono fondi sufficienti, e quindi garantisce solo un risarcimento assai parziale; o prevede delle franchigie altissime o esclude alcuni tipi di danno, deludendo le aspettative di tante persone che, pur avendo pienamente ragione riguardo alla responsabilità dei sinistri, non hanno chi possa pagare o è rimasto sconosciuto l'autore dei reati avvenuti sulla strada.
Si tratta, quindi, di una finalità altamente sociale che garantisce certezza di finalità a tali risorse. Credo che maggioranza e opposizione dovrebbero trovarsi unanimi nell'approvare questo costruttivo, serio e sociale articolo aggiuntivo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Pedrini. Ne ha facoltà.

EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, intervengo a sostegno dell'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032, chiedendo di aggiungere la mia firma, anche perché tale proposta emendativa è riduttiva già di per sé.
Tale proposta emendativa, infatti, destina alcune somme di denaro al fondo di garanzia per le vittime della strada, anche se la legge a cui si riferisce l'onorevole Baldelli è molto più cogente nel prevedere il rispetto di una certa indicazione, vale a dire che il 50 per cento di tutte le sanzioni amministrative venga iscritto in un apposito capitolo di bilancio destinato alla sicurezza della strada. Quindi, non solo appoggio l'articolo aggiuntivo, ma chiedo di sottoscriverlo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Barani. Ne ha facoltà.

LUCIO BARANI. Signor Presidente, non sono d'accordo con tale articolo aggiuntivo e credo di parlare anche a nome degli oltre 8 mila sindaci presenti in Italia (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo).
Continuare a sostenere, infatti, che la polizia municipale e i comuni non possano utilizzare certi proventi, quando sappiamo che il comune rappresenta il fulcro dello Stato sociale e che utilizza questi soldi - considerato che i trasferimenti dallo Stato centrale sono sempre più difficili da ottenere - per l'ammodernamento delle strade, delle scuole o per la loro sicurezza, per rinnovare il parco pulmini e il parco mense, per non aumentare l'ICI o la nettezza urbana, credo sia solo demagogia (Commenti) ... Sì, conflitto di interessi! Il fatto di utilizzare gli organi e i proventi della polizia stradale per una finalità importante, come le vittime della strada, mi può trovare d'accordo, perché è lo Stato che interviene. L'idea di colpire, però, il piccolo comune che raccoglie qualche migliaia di euro attraverso la prevenzione che esercita sulle strade e che utilizza per lo sviluppo sociale ed assistenziale credo non sia condivisibile ed io, ovviamente, non la condivido.
Esprimerò, dunque, voto contrario su tale proposta emendativa.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Tassone. Ne ha facoltà.

MARIO TASSONE. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere tale articolo aggiuntivo.
Come vengano utilizzate le risorse delle sanzioni amministrative rappresenta una vecchia questione. Considero il Fondo per le vittime della strada un giusto percorso, più volte invocato ed evocato. Ma non vi è dubbio che vi sono altre valutazioni: quanti drammi ho visto, quanti ragazzi inabili permanenti che non hanno possibilità e risorse! Ci sono vere tragedie.
Il fondo, ovviamente, può soccorrere rispetto ad una situazione insostenibile. Avrei auspicato che qualche collega avesse proposto di destinare tali risorse con la precisa garanzia di perseguire un certo obiettivo. Vi è ancora, invece, un patrocinio a mio avviso inopportuno rispetto a fondi e risorse rastrellati attraverso risorse amministrative, destinati ad altri lidi e soprattutto ad altri scopi, che non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale e, tanto meno, con le vittime della strada.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Salerno. Ne ha facoltà.
ROBERTO SALERNO. Signor Presidente, ringrazio il collega Baldelli per la sensibilità e chiedo di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame, ricordando che la maggior parte delle sanzioni di cui parla l'articolo 21 riguarda gli eccessi di velocità, e quindi attiene al rischio ed alla potenziale rischiosità di incidenti e di vittime.
Il collega che mi ha preceduto ha parlato di sanzioni sottratte all'economia dei comuni: bisogna ricordare che quasi tutte le sanzioni di competenza del comune riguardano i divieti di sosta e i divieti di svolta. Si tratta, quindi, di sanzioni che non attengono alla materia e alla realtà che oggi stiamo discutendo, e cioè al rischio di incidenti. Credo che le sanzioni per la velocità siano meritevolmente da accreditarsi ad un Fondo per le vittime della strada.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Contento. Ne ha facoltà.

MANLIO CONTENTO. Signor Presidente, anch'io sottoscrivo l'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032 e preannunzio l'espressione del voto favorevole. Vi è, in effetti, nella proposta emendativa in esame, un aspetto della filosofia di cui è stato investito il Ministro durante il confronto relativo al provvedimento. Il tema delle sanzioni amministrative per eccesso di velocità è sicuramente correlato alla giusta sanzione per chi viola quei limiti: siamo purtroppo costretti a registrare in molte occasioni - come è stato denunciato in Assemblea - un utilizzo spesso distorto, da parte delle amministrazioni comunali, dei misuratori elettronici ed automatici di velocità.
Ritengo, quindi, che il collega Baldelli abbia posto una questione molto importante, cercando di eliminare il collegamento diretto tra la sanzione amministrativa e l'utilizzo della pena pecuniaria come fonte di finanziamento per interventi di carattere amministrativo delle amministrazioni comunali. Credo che questo sia il principio e lo spirito della questione: sulla scorta di tali argomentazioni, sosterrò l'emendamento all'esame dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Velo. Ne ha facoltà.

SILVIA VELO. Signor Presidente, condivido il parere contrario del relatore sull'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032.
Innanzitutto, per evitare una discussione teorica, vale la pena ricordare che, oltre al parere contrario del relatore, vi è il parere negativo della Commissione bilancio. A questo dato ineludibile affianco alcune riflessioni.
Durante la discussione del disegno di legge - ho avuto già modo di dirlo -, si sono evidenziati spesso atteggiamenti altalenanti rispetto alla necessità di incrementare i controlli, affiancati ad un certo fastidio nei confronti degli stessi, a seconda del soggetto che ne risulta titolare. In particolare, mi sembra che emerga un sentimento diffuso per cui i controlli, se effettuati dalla polizia municipale, si considerano meno autorevoli e meno ragionevoli di quelli effettuati da altri organi di polizia. Questo non mi sembra un atteggiamento serio, così come non mi sembra serio chiedere ai comuni di farsi carico dei costi del servizio di polizia municipale e della gestione dell'acquisto dei meccanismi automatici di controllo degli eccessi di velocità, per poi chiedere agli stessi - o ad altri organi - di destinare a diversi soggetti le risorse derivanti da tali controlli.
Il tema dell'utilizzo di queste risorse è serio, ma credo sia necessario affrontarlo in maniera altrettanto seria.
Vi è già un articolo nel provvedimento in esame - l'articolo 21, che abbiamo appena votato - che definisce con chiarezza la destinazione dei maggiori oneri derivanti dal presente disegno di legge, da destinarsi innanzitutto ad interventi sulla sicurezza stradale, intesi in senso più ampio.
Vi è già una legge che prevede che il 50 per cento delle entrate derivanti dalle sanzioni per le violazioni del codice della strada venga destinato alla manutenzione delle strade, alla messa in sicurezza e a quant'altro.
Credo che il nostro compito sia quello - magari anche attraverso un ordine del giorno - di impegnare il Governo a rendere più stringente l'applicazione delle norme di legge già esistenti (che molti comuni rispettano e che molti invece probabilmente non rispettano), mentre mi pare improponibile l'atteggiamento discriminatorio che sento emergere anche nel presente articolo aggiuntivo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Moffa. Ne ha facoltà.

SILVANO MOFFA. Signor Presidente, mi riallaccio all'ultimo intervento della collega Velo, perché è proprio per le motivazioni che lei adduceva - e che poi ritroveremo in qualche maniera in un ordine del giorno che, alla fine, sarà posto in discussione e condiviso praticamente da tutti i gruppi - che credo che questo articolo aggiuntivo abbia una sua ragione d'essere e, per così dire, i presupposti per essere accolto.
Credo sia importante, proprio per la mancanza di adeguati controlli circa la qualità e l'indirizzo della spesa in alcuni settori, operata dalle pubbliche amministrazioni, e in particolare dai comuni, finalizzare alcuni interventi, perché è esattamente questo che introduce un elemento di chiarezza rispetto al modo di operare delle amministrazioni locali: infatti, i comuni hanno anche altre possibilità di intervenire per drenare risorse finalizzate ad un certo utilizzo (attraverso tasse di scopo, per esempio) e tra l'altro si annuncia anche una riforma del codice delle autonomie che lascia molto più spazio alla capacità impositiva dei comuni.
Ma in questo caso si tratta di introdurre un principio sacrosanto - previsto nella normativa - che obbliga sostanzialmente ad utilizzare almeno una parte dei proventi delle contravvenzioni...

PRESIDENTE. Deve concludere.

SILVANO MOFFA. ...per interventi nel campo della sicurezza. In questo caso, si individua un settore particolare, sul quale i colleghi già si sono espressi...

PRESIDENTE. La prego, deve concludere.

SILVANO MOFFA. ...e che ha una sua natura particolare che pone soltanto un elemento di chiarezza e non costituisce un elemento di limitazione per i comuni.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Giudice. Ne ha facoltà.

GASPARE GIUDICE. Signor Presidente, vorrei riferirmi a questa serie di proposte emendative presentate all'articolo 21 - rispetto alle quali il relatore ha formulato un invito al ritiro - ed alle dichiarazioni del Ministro, secondo il quale la contrarietà rispetto a tali articoli aggiuntivi deriva dal parere negativo della Commissione bilancio.
Vorrei ricordare al Ministro ed all'Assemblea che la contrarietà mostrata dalla Commissione bilancio in relazione agli articoli aggiuntivi in esame nasce da un preciso parere espresso dal Governo in Commissione che ha ritenuto che gli articoli aggiuntivi creassero problemi di carattere finanziario.
Pertanto, si tratta di una decisione che la Commissione ha assunto in funzione della posizione espressa dal Governo e certamente non dalla Commissione stessa.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Baldelli 21.032, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.

(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 398
Votanti 390
Astenuti 8
Maggioranza 196
Hanno votato sì 173
Hanno votato no 217).

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