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"Oggi con l’intitolazione di questa via rendiamo omaggio a un maestro, un eroe della resistenza che ha combattuto e vissuto tutta la sua vita all’insegna della libertà. Proprio la libertà ha caratterizzato il sogno, il principio, l’ideale che l’ha condotto durante la sua vita partigiana, militare, politica e diplomatica". Queste le parole del Sindaco Letizia Moratti, in occasione della cerimonia di intitolazione della via dedicata a Edgardo Sogno, che si trova perpendicolare a via Ornato, tra via Guido da Velate e via Pozzobonelli.
Alla cerimonia erano presenti le figlie Laura e Sofia Sogno, il rappresentante del Comitato per le Libertà Edgardo Sogno, Giorgio Mathieu e il padre del Sindaco, Paolo Brichetto, partigiano della Brigata Franchi, deportato a Dachau e medaglia d'argento e bronzo al valor militare per la Resistenza.
Il Sindaco ha poi voluto ricordare due episodi estremamente significativi della vita di Edgardo Sogno: "quando durante la sua giovinezza, nel 1942 in Francia, era ufficiale del reggimento Nizza, si era pubblicamente pronunciato per la vittoria alleata, un’affermazione che gli costò l’accusa di alto tradimento. Un anno dopo, a Milano, nell’albergo di via Santa Margherita, quartier generale delle SS, fu protagonista dell’avventurosa liberazione di Ferruccio Parri. Episodio che gli costò l’internamento in un lager nazista e soltanto a guerra conclusa gli venne assegnata per quell’azione la medaglia d'oro al valore militare".
Edgardo Sogno – ha proseguito il Sindaco - attraverso la storia della Brigata Franchi, ha contribuito prima militarmente e poi politicamente a gettare le basi della nostra Costituzione, della nostra democrazia, in un paese che doveva ritrovare una pacificazione e un’unità. Questo è il grande valore che noi dobbiamo riconoscere ad un eroe della Resistenza".
"L’omaggio a Sogno – ha concluso Letizia Moratti – è il riconoscimento che la Resistenza è stata nel nostro Paese un canto corale, che non appartiene a una forza politica o all'altra, ma nasce da un sentimento di coscienza individuale. È un passaggio del nostro passato che va riconosciuto, un patrimonio di tutti per fare tesoro della nostra storia, con la testimonianza che la via della libertà passa anche attraverso il riconoscimento delle idee altrui".
Paolo Brichetto, partigiano insieme a Sogno nella Brigata Franchi, è intervenuto mostrando un documento che testimonia gli aiuti in armi e mezzi di sussistenza importanti, ricevuti dalla Brigata Franchi, da parte di un’organizzazione britannica.
"Una cosa che intendo testimoniare – ha detto Paolo Brichetto - è che Sogno non si può e non si deve considerare nell’azione di combattimento per la libertà, come un reazionario. Questo perché proprio la Franchi ha collaborato con il C.N.L.I e con tutte le forze di resistenza come le Brigate Garibaldi, Matteotti e Giustizia e Libertà. La Franchi ha collaborato con tutti, pur di arrivare al risultato della libertà d’Italia".
Infine è intervenuta la figlia di Edgardo, Sofia Sogno. "Voglio ringraziare per questa giornata – ha detto Sofia Sogno – il Sindaco Moratti e tutte le persone che hanno parlato in un modo incredibilmente vero di mio padre. Un uomo che ha sempre lottato per la libertà, per la democrazia e per un’Italia libera".
giovedì 28 giugno 2007
EDGARDO SOGNO "MAESTRO DI LIBERTÁ". IL SINDACO MORATTI INTITOLA LA STRADA A LUI DEDICATA
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