mercoledì 18 luglio 2007

Il sindaco dichiara 183mila euro, la cognata Milly 16mila. Gradnik ha venduto la Porsche ma conserva la Mini e Palmeri uno scooter che ieri però gli h


di Giannino della Frattina - mercoledì 18 luglio 2007

(...) Reddito imponibile (anno 2005), case e beni immobili, elenco di azioni e partecipazioni in società, spese elettorali, perfino l’auto o la moto posseduta. «Per la prima volta - spiega il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri - i dati di reddito e patrimoniali degli eletti sono a disposizione di tutti. Una scelta coerente con il nostro obiettivo di rendere non solo pubblici, ma anche facilmente accessibili i documenti. Si deve giungere alla realizzazione di un Albo pretorio digitale che metta in rete ogni documento (delibere, mozioni, ordini del giorno, interrogazioni) di competenza del consiglio».

Per ora ci sono i redditi. Con Carlo Montalbetti (Lista Ferrante) a inseguire, seppur a debita distanza, Silvio Berlusconi. Per lui 260mila euro con cui supera anche il sindaco Letizia Moratti «ferma» a 183mila. In compenso si avvicinano ai 4 milioni di euro le sue «spese elettorali», mentre il suo rivale, l’ex prefetto Bruno Ferrante, dichiara 96mila euro e ne ha impiegati 268mila (14 volte di meno) in campagna elettorale. Almeno a guardar l’Irpef, la Moratti perde il confronto con il suo predecessore Gabriele Albertini che nel 2005 dichiarava 290mila euro, un corposo portafoglio di azioni, una Bmw 316 Compact del 1998 e una Vespa 150. In buona posizione, con i suoi 130mila euro il vicesindaco Riccardo De Corato che essendo senatore riceve a Roma il suo stipendio. Di poco alle spalle del sindaco c’è Paolo Gradnik, capogruppo della Lista Moratti. Farmacista da 178mila euro, ma anche fondatore e presidente del Banco Farmaceutico, l’onlus che distribuisce farmaci da banco alle associazioni che aiutano persone disagiate. Per lui casa a Milano e a Camogli, ma l’anno scorso ha venduto la Porsche. Conserva Mini e Vespa. Tra i «poveri» del consiglio anche Milly Moratti, moglie di Massimo presidente dell’Inter e cognata di Letizia che quest’anno sale dall’ultima alla terzultima posizione con poco più di 16mila euro. Poco più, appena 17mila, gli euro dell’ex segretario cittadino ds Pierfrancesco Majorino. Il più attento ai mercati azionari è il consigliere di Fi Francesco Triscari Binoni: nel nutrito portafoglio titoli, la parte del leone spetta a Unipol con più di 100mila azioni possedute. Basilio Rizzo, invece, ne ha come sempre una di Sea e 100 di Aem. Quantitativi che gli permettono di «occuparsi» con il suo consueto puntiglio delle società partecipate dal Comune. Vincenzo Giudice (Fi), invece, ha 600 azioni Saras, la società di casa Moratti recentemente quotata in Borsa. E l’ex ministro Giancarlo Pagliarini eletto nella Lega, ma passato presto polemicamente al Gruppo misto? Dichiara box e casa a Milano, in Val d’Aosta, a Zoagli e Montecampione, oltre a 150mila euro, una Punto, una Panda e una Saab. Ma per la campagna ha speso appena 560 euro. Il presidente dell’aula Manfredi Palmeri, dichiara poco più di 70mila euro di imponibile e un motorino Liberty Piaggio. Che l’anno prossimo non ci sarà più. Gliel’hanno rubato ieri notte.

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